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"Cara acqua, acqua cara" – DAL SEGNO AL VERSO, Il Mese del Libro Alpago VII ed. - Incontro-evento per i 50 anni di attività artistica – Centro Ittiogenico Santa Croce del Lago, Alpago BL – 2017

Questa installazione è in metallo tubolare pesante a forma sinuosa. Esce dalla terra e rientra nella terra. È intagliato a grandi lettere e si legge: "cara acqua" e "acqua cara". È un invito ad interpretare l'acqua e a capire la sua forza generatrice, ma anche distruttrice.

L'opera è collocata in uno spazio verde fra la Baia e il centro ittiogenico davanti al panorama luminoso del lago. C'è una panca per fermarsi a pensare proprio nelle dirette vicinanze e davanti all'installazione c'è la tabella che indica le montagne al di là del lago e la valle verso Longarone dove far scorrere lo sguardo volto al ricordo del Vajont.

Non si spiega un'opera d'arte se non attraverso le parole dell'emozione e della poesia.

Il lago con i suoi misteriosi colori cangianti e la delicatezza del suo respiro accompagnano la dolcezza del primo verso " cara acqua" e ne ammorbidiscono la visione. Acqua vitale e amica, risorsa di vita, sorgente e bacino, acqua nutrimento e vigore dell'anima.

Acqua che qui non è fontana e non zampilla. È opera lavorata con forza, con caparbietà per imprimere il verso nel metallo di grande spessore. Come la goccia paziente scava la pietra, così il lavoro, il sudore, le lame spezzate hanno scavato nel metallo per imprimere le lettere ordinate del verso.

Acqua cara. Quando cala la notte sul lago, le acque buie, fredde, diventano minaccia. Acqua non più amica che spesso costa molto cara, in vite umane, in sofferenza e distruzione. Conoscendo la vita dell'artista, l'acqua distruttrice è sicuramente un pensiero dominante, che riporta alla tragedia del Vajont, al prezzo pagato in vite umane. L'acqua è vita ma anche pericolo, distrugge con i disordini climatici, le tempeste, le esondazioni, le onde anomale, le morti in mare.

L'artista-poeta in questi due versi racchiude mille idee e lascia pensieroso l'osservatore. Cara acqua, acqua cara.

 

(Anna Maria Saviane)